Descrizione progetto |
L’iniziativa intende sostenere la creazione di strumenti innovativi di aggregazione e di integrazione socioeconomica per favorire l’occupazione e l’inclusione sociale di gruppi vulnerabili e categorie svantaggiate. L’Hub Rurale promosso dal GAL Eloro, primo di tutta la Sicilia, agendo in sinergia con pubbliche amministrazioni, soggetti privati, istituzioni cognitive e società civile, intende favorire l’occupazione e l’inclusione sociale di gruppi vulnerabili e categorie svantaggiate supportando la nascita di nuove imprese anche attraverso l’attivazione di un “pool di servizi” che comprenda: alta formazione, counselling, coaching, mentoring, pre-incubazione e incubazione di start-up, co-working. L’idea è quella di creare un Hub Rurale pensato per giovani, giovani donne ed altre categorie svantaggiate, che si caratterizzi per coerenza con gli ambiti tematici individuati dalla Strategia Regionale dell’innovazione per la specializzazione intelligente per soddisfare fabbisogni innovativi in termini di innovazione di prodotto, di servizio, di processo produttivo, ecc., basato sulla “Agricoltura 4.0” e di precisione. |
Risultati attesi |
Sostegno alla creazione di un ambiente favorevole all’innovazione, sia attraverso l’organizzazione e la messa a disposizione di un sistema di servizi avanzati, sia attraverso lo strumento della domanda pubblica di innovazione (pre-commercial procurement); Sostegno agli strumenti innovativi di aggregazione e di integrazione socioeconomica; Sperimentazione in ambito rurale di una soluzione organizzativa diretta a favorire lo sviluppo di nuova imprenditorialità, a partire dal tessuto locale di innovatori, intorno a tematiche sociali, economiche ed ambientali, mediante l’utilizzo di nuove capacità e competenze organizzative, attraverso lo sviluppo di nuovi prodotti e servizi, all’uso di tecnologie telematiche e della comunicazione atte a creare un ambiente di lavoro improntato sui principi della collaborazione e della condivisione, in rete con realtà analoghe anche europee. |
Risultati conseguiti |
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Criticita rilevate |
N/A |
Soluzioni proposte |
Si propone la realizzazione di un Hub Rurale per l’occupazione e l’inclusione sociale di gruppi vulnerabili e categorie svantaggiate che, in sinergia con le amministrazioni locali e gli altri soggetti della “quintupla elica” (sfera pubblica, sfera privata, istituzioni cognitive, società civile organizzata, società civile non organizzata), rappresenti il riferimento sia per rafforzare le dinamiche di natalità imprenditoriale spontanee, sia per attivare un “pool di servizi” (alta formazione, counselling, coaching, mentoring, assistenza all’avvio, pre-incubazione e incubazione di start-up, assistenza alla creazione e gestione di reti di lavoro basate sulla collaborazione ed il co-working), che possa consentire di indirizzare e coordinare a livello strategico, in vista del conseguimento di risultati occupazionali durevoli e sostenibili, l’apporto di prodotti e servizi innovativi nella realtà del comprensorio elorino. |
Valore aggiunto Leader |
Il valore aggiunto che verrà prodotto nel tessuto socioeconomico del territorio target da un partenariato pubblico-privato favorito dall’approccio Leader e formato da soggetti della cd. “quintupla elica” è legato agli spin-off della ricerca applicata e all’utilizzo di nuove tecnologie che permettano ai consumatori e alle aziende della filiera agroalimentare di approcciarsi al mondo dell’agri-food in un modo più efficace e più tecnologico, mediante sistemi di hardware e software atti a garantire redditività, prestazioni e una migliore gestione delle risorse; ossia, mediante sistemi in grado di monitorare la vita delle piante e le loro esigenze, quindi di verificare le necessità di acqua, esposizione alla luce e tutti quei parametri che permettono alle piante di crescere sane e vigorose, fornendo informazioni su resa agricola, stato di fertirrigazione e livelli di concimazioni, nonché raccogliendo ed elaborando le informazioni più importanti sullo stato di salute delle coltivazioni e avvisando in caso di attacchi di parassiti o stati iniziali di malattia, dando la possibilità agli operatori di avere accesso ai propri dati in qualsiasi luogo e in qualsiasi momento, monitorando in remoto le varie tipologie di coltura e trasformando il dato estratto in un formato di storage definito. Ma è anche legato al riutilizzo degli scarti di lavorazione in agricoltura, con particolare riguardo alle colture vocazionali del comprensorio elorino (ortofrutta in serra e in pieno campo, viticoltura, oleicoltura, ecc.) in un’ottica di economia circolare e di proliferazione di start-up innovative che sperimentino nuovi prototipi o immettano nel mercato nuovi prodotti caratterizzati da alti livelli di domanda potenziale. Privilegiando, pertanto, quei processi naturali che consentono di preservare la “risorsa ambiente”, evitando il ricorso a pratiche dannose per il suolo (come le lavorazioni intensive) e a sostanze chimiche (pesticidi, ormoni, ecc.) e utilizzando fonti energetiche rinnovabili. In tale ottica, ispirandosi al concetto di bioeconomia ci si può orientare verso un modo nuovo di guardare alla produzione che dà ai materiali destinati alla distruzione una nuova vita. |