Descrizione progetto |
Il Comune di San Benedetto Belbo ha partecipato al bando sul recupero architettonico (op. 764) della programmazione 2014-2020, candidando il restauro e la ri-funzionalizzazione di una parte della storica “Censa di Placido”, edificio risalente alla prima metà dell’Ottocento, in pietra di Langa, per anni adibito a classico negozio di paese, bar e osteria, rimasto in uso fino al 1991. Lungamente frequentata dallo scrittore Beppe Fenoglio, originario appunto di San Benedetto Belbo, la Censa è altresì scenario e sfondo di diversi episodi narrati nelle sue opere. Un recupero, quindi, dalla notevole valenza non solo architettonica, ambientale e paesaggistica, ma anche culturale, punto cardine di una estesa rete turistica territoriale che si sta sviluppando in Alta Langa e che pone sempre maggiore attenzione all'accessibilità e fruibilità "for all".
L'edificio, inizialmente di proprietà della Fondazione Bottari Lattes di Monforte d’Alba e ora acquistato dal Comune di San Benedetto Belbo, era già stato beneficiario di un contributo a valere sul bando del GAL nella programmazione 2007-13, finalizzato al recupero e messa in sicurezza dell’edificio stesso.
La Censa era stata acquisita dalla Fondazione Bottari Lattes con asta pubblica nel 2010 (dopo la messa in liquidazione dell’Associazione Premio Grinzane Cavour) per 21.000 euro e versava in condizioni di degrado a causa del crollo di gran parte del tetto e della presenza di estese crepe nei muri perimetrali. La conclusione dei lavori è prevista per i prossimi mesi del 2021. |
Risultati attesi |
- |
Risultati conseguiti |
* Il bene, in origine appartenuto ad un'associazione in stato di liquidazione, che quindi non poteva più occuparsi della gestione dell'immobile, è stato acquisito prima dalla Fondazione Bottari Lattes, che ne ha evitato l'abbandono, e successivamente dato in comodato al Comune di San Benedetto Belbo il quale ne ha effettuato l'acquisto negli ultimi mesi del 2020. Grazie al bando programmazione 2007-13, l'edificio è stato messo in sicurezza dalla Fondazione Bottari Lattes ed è stato mitigato il suo impatto visivo: in assenza di tale primo intervento di sistemazione del tetto, il destino dell'edificio sarebbe stato segnato da inevitabile degrado e abbandono.
* Si è messa in atto una vera e propria "rifunzionalizzazione" dell'edificio, con azioni di restauro, installazione di apparecchiature ad alto potenziale informatico, interventi per la fruizione e l'accessibilità "for all" (disabili, famiglie con bambini...), al fine di creare uno spazio a disposizione della collettività da utilizzare per mostre, eventi, convegni, ecc, con un coinvolgimento popolare ed una partecipazione condivisa. Il bene, da luogo tipico della tradizione locale/rurale (censa-negozio di paese), è stato in parte trasformato in luogo di cultura e letteratura.
* La riapertura della Censa potrà contribuire alla rinascita economica e turistica dell'intero paese di San Benedetto Belbo: sono previste a breve nell'ambito del paese l'apertura di un bar e di un negozio di commestibili in locali comunali e la riattivazione di una storica attività ricettiva con attività di pesca facilitata. Si auspica anche un incremento delle strutture destinate all'ospitalità.
* Il recupero della Censa sarà fonte di attrazione e di interesse non solo turistico, ma soprattutto culturale e letterario: già moltissime scolaresche hanno fatto visita a San Benedetto Belbo per ripercorrere i luoghi di ispirazione fenogliana, mentre è in via di formalizzazione un accordo con l'Università di Torino (dipartimento di Letteratura) per lo studio della storia e della letteratura sanbenedettese, che comporterà visite e permanenza in loco di professori e studenti.
* L'iniziativa verrà inserita in più circuiti culturali e turistici: è recente l'interesse - da parte della Fondazione CRC e della CCIAA di Cuneo - per l'inclusione della Censa in "GrandUp!" (programma volto a sviluppare l’ecosistema locale e a valorizzare la provincia di Cuneo come territorio di innovazione sociale riconosciuto e attrattivo per investimenti, progettualità e imprese a impatto sociale).
* L'attività di recupero del bene ha coinvolto la popolazione locale - anche nelle attività propedeutiche al restauro (sgombero locali) e di animazione, sensibillizzazione e divulgazione realizzate dal Comune - la quale vede in questo bene culturale e nel suo recupero le potenzialità anche per uno sviluppo turistico ed economico.
* Nel corso dei lavori di ristrutturazione, sono state individuate particolarità costruttive tradizionali molto interessanti, prima sconosciute (ad esempio, un doppio forno con un particolare sistema di canalizzazione dei fumi per il riscaldamento del locale superiore).
* Tutti i soggetti interpellati nel corso degli anni per la realizzazione del progetto e per il suo cofinanziamento hanno sempre dimostrato un alto livello di interesse, a prova delle grandi potenzialità in esso contenute. |
Criticita rilevate |
* Inizialmente, il reperimento delle risorse necessarie per il cofinanziamento è risultato difficoltoso, trattandosi di enti di piccole dimensioni e con limitate entrate finanziarie. Inoltre, dovendo rispettare la regola del non cumulo dei contributi sullo stesso progetto, non è stato semplice gestire fondi di finanziamento diversi (pubblici e privati).
* Spesso l'iter burocratico per l'espletamento di tutte le pratiche (ottenimento di permessi e autorizzazioni, affidamento dei lavori in ottemperanza a tutti gli obblighi di legge etc) si è rivelato lungo e problematico.
* E' stata segnalata più volte la difficoltà nella compilazione delle check list procedurali previste per i finanziamenti pubblici, tanto più che - trattandosi di un Comune di piccole dimensioni - le risorse umane su cui fare affidamenteo sono molto ridotte. |
Soluzioni proposte |
* Per non creare cumulo sui contributi, sono stati individuati lotti separati di lavori, definendo step intermedi di risultati da conseguire.
* Il Comune ha ricevuto la Censa in comodato d’uso dalla Fondazione Bottari Lattes di Monforte e avviato i lavori di ristrutturazione e riqualificazione, fino ad arrivare ad esserne attualmente proprietario per una maggiore facilità di gestione del bene: la fattiva forma di collaborazione tra i vari entri territoriali e l'unità di intenti di un'intera comunità ha garantito il successo di un'iniziativa di non facile realizzazione.
* Sono stati sensibilizzati e coinvolti - oltre al Comune stesso - tutti i maggiori enti di rilievo del territorio (Fondazione Bottari Lattes, Cityteller, Turismo in Langa, Centro Studi Beppe Fenoglio, Fondazioni bancarie, GAL Langhe Roero Leader, scuole di vario ordine e grado), facendo rientrare l'intervento in un più ampio progetto di riqualificazione, restauro e valorizzazione dell'intera area comunale ed extracomunale, integrandolo perfettamente nel contesto, dal punto di vista architettonico, paesaggistico e culturale. Il bene è stato inserito in circuiti turistici e culturali già attivi (come l'itinerario "Il Sentiero del Partigiano Johnny” e molti intinerari cicloturistici e di trekking) e ne è stata curata con grande attenzione la promozione, organizzando campagne ad hoc sul web, attraverso le pagine Facebook o Twitter dei diversi partner dell’iniziativa. |
Valore aggiunto Leader |
* La flessibilità dello strumento "Leader" ha consentito che nella Programmazione 2007-2013, con le economie rilevate a fine programmazione, si sia aperta una seconda edizione del Bando per il recupero architettonico, che ha dato il via al percorso di riqualificazione; il sito era in sé già noto e frequentato dagli amanti della letteratura fenogliana e dalle scolaresche, ma in assenza di quel primo intervento di conservazione (fatto prevalentemente sul tetto per evitare infiltrazioni nei muri) difficilmente la Censa avrebbe potuto conservarsi ed essere oggetto di successivi interventi di riqualificazione.
* Il recupero dell'edificio è stato effettuato utilizzando tecniche e materiali costruttivi tradizionali e locali, in conformità alle Linee Guida per il recupero architettonico realizzate dal GAL ed adottate dal Comune di San Benedetto Belbo come allegato al PRGC.
* I canali di comunicazione del GAL/Leader sono stati ampiamente utilizzati per promuovere la realizzazione dell'intervento.
* Il GAL, da sempre particolarmente attento all'inserimento dei progetti finanziati in reti territoriali di promozione e valorizzazione, ha garantito premialità particolari per un progetto così ben integrato sul territorio, perfetta sintesi tra la preservazione del paesaggio e dei suoi elementi antropici e la trasmissione nel tempo dell'identità dei luoghi e della cultura che ammanta questi luoghi. |