Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali
Commissione Europea
Rete LEADER

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Titolo Progetto Associazione Fondiaria "Rocca Bianca"
Acronimo -
Misura 19.2
Tipologia Cooperazione
Stato attuazione in corso di attuazione
Risorse totali 109.375
Risorse pubbliche 87.500
Risorse private 21.875
Link
SchedaLink alla Scheda Progetto
Descrizione progetto La neo costituita Associazione Fondiaria “Rocca Bianca” è composta da 11 associati che hanno conferito in totale 30 particelle di terreni incolti situati nel Comune di Monesiglio, per un totale di circa 3,3 ettari. L'intento del progetto - candidato sul bando del GAL (Operazione 4.3.11) - è quello di recuperare ex coltivi abbandonati e invasi dalla vegetazione arboreo-arbustiva, destinandoli alla coltivazione del mandorlo, ripristinando parallelamente terrazzamenti, muretti a secco e viabilità di accesso. Il Piano di Gestione proposto da Rocca Bianca ha una durata di quindici anni: dopo un'attenta analisi di tutte le necessità gestionali per le prime fasi colturali immediatamente successive all’impianto, si sono stimati circa 5 anni per il primo raccolto parziale. Su tutta la superficie sarà impostato un piano di monitoraggio dello stato delle opere di sostegno (muretti a secco) e di accesso (viabilità), con la pianificazione di interventi di manutenzione e ripristini, parallelamente agli ampliamenti delle superfici recuperate. Il progetto "Rocca Bianca" è rappresentativo di una forma innovativa (e sicuramente replicabile in futuro) di gestione collettiva dei terreni, volta a contrastare il degrado del paesaggio e dell’ambiente, proprio in un'area che - seppur soggetta al fenomeno dell’abbandono - è ancora incontaminata e pregevole dal punto di vista paesaggistico. L'associazione fondiaria, infatti, pur tutelando la proprietà del fondo, nasce con l'ambizione di incrementare il valore produttivo della terra accorpata e di creare valore aggiunto per le future generazioni, con una conseguente maggiore mosaicatura del paesaggio dell'Alta Langa e un arricchimento del territorio anche dal punto di vista enogastronomico e turistico.
Risultati attesi I vantaggi conseguenti all'istituzione dell'Associazione Fondiaria si potranno verificare nel lungo termine e non nell'immediato. In ogni caso sono ben evidenti fin da ora nell'immaginario dei costituenti di "Rocca Bianca" i benefici futuri, così sintetizzabili: * recupero di terreni incolti ed invasi da vegetazione spontanea; * tutela della proprietà del fondo; * superamento delle iniziali e legittime resistenze ‘culturali’ dei proprietari ad associarsi per la gestione comune dei fondi; * esenzione dal pagamento dei costi di compensazione per trasformare bosco in coltura * recupero del terreno abbandonato per renderlo nuovamente produttivo, arrestando lo sviluppo incontrollato di boschi di invasione e contrastando le situazioni di degrado; * incremento nel lungo termine del valore della terra accorpata; * creazione di valore per le future generazioni; * valorizzazione della «produzione di nicchia», rivolta ad una fascia medio-alta di consumatori, che ricercano non quantità ma qualità; * valorizzazione del territorio anche dal punto di vista enogastronomico e turistico; * ricadute positive in ambito paesaggistico e/o pastorale-agricolo-forestale; * riconduzione delle aree a un contesto paesaggistico tradizionale; * preservazione dell’immagine articolata e plurale del territorio ("a mosaico"), con ripartizione più integrata agro-pastorale forestale (oggi sbilanciata a favore delle aree boscate) nel rispetto dei vincoli di tutela promossi dal PPR e dall’UNESCO; * potenziamento dell’attrattività del territorio con ricadute anche sullo sviluppo di un turismo outdoor rurale sostenibile che, con il recupero degli elementi tipici del paesaggio e del patrimonio architettonico rurale diffuso, promuovono una fruizione pubblica permanente e incentivano il dinamismo economico.
Risultati conseguiti -
Criticita rilevate * Le tempistiche di approvazione del piano di gestione e delle autorizzazioni per i lavori si sono notevolmente dilatate. * E' stato molto difficoltoso contattare tutti i proprietari dei terreni coinvolti nel progetto ed ottenere la loro autorizzazione al conferimento. Sicuramente su questa diffusa reticenza ha influito la particolare storia della zona (legata soprattutto alle problematiche ambientali ed economiche causate dall'ex stabilimento ACNA), che ha scoraggiato ogni intervento di recupero e rinascita. * In ogni caso l'adesione formale dei proprietari è stata ottenuta, al momento, in assenza di impegno degli stessi al cofinanziamento delle spese per il recupero; al momento l'unica fonte di finanziamento è quella comunale (oltre al sostegno del GAL). * La piena produttività degli impianti scelti che si andranno ad effettuare (mandorleti) si verificherà non prima di 10 anni dall'impianto; inoltre l'investimento non avrà grandi risultati immediati in termini di profitto economico (in quanto non si tratta di una coltivazione intensiva).
Soluzioni proposte * A partire da un Convegno sul tema organizzato a ottobre 2016 col patrocinio del MIPAAF e della Provincia di Cuneo (quindi circa 2 anni e mezzo prima della pubblicazione del Bando avvenuta a maggio 2019) il GAL ha condotto una mirata e intensa attività di animazione e sensibilizzazione a sostegno del valore e delle potenzialità dell'Associazionismo Fondiario, con il coinvogimento diretto dei Comuni e dei Sindaci; in assenza di tale attività a regia GAL difficilmente sarebbero sorte spontaneamente delle AsFo su di un territorio con le caratteristiche dell'Alta Langa. * Il Comune di Monesiglio, sostenendo l'iniziativa a tutti i livelli, soprattutto economicamente, ha svolto un ruolo fondamentale e trainante, portando al conferimento dei terreni anche da parte dei proprietari più dubbiosi rispetto all'iniziativa. * Per facilitare le procedure burocratiche, la Regione Piemonte ha individuato un unico settore di competenza, che si occuperà di tutto l'iter di approvazione dei piani di gestione e dei conseguenti adempimenti. * Per sopperire alla mancanza di liquidità, garantita per ora solo da un cofinanziamento del Comune, l'Associazione si rivolgerà ad un Istituto Bancario per la richiesta di un finanziamento (dietro garanzia dei singoli membri del Direttivo).
Valore aggiunto Leader * Il recupero di elementi architettonici del paesaggio (muretti/terrazzamenti) avverrà utilizzando tecniche e materiali costruttivi tradizionali e locali, in conformità alle Linee Guida per il recupero architettonico realizzate dal GAL. * Il GAL ha contribuito alla divulgazione del valore dell'Associazionismo Fondiario, con attività di animazione e sensibilizzazione preliminare dei proprietari terrieri locali, organizzando un Seminario, manifestazioni di interesse, diversi incontri nei vari Comuni in collaborazione con i Sindaci. Essendo l'Alta Langa non un territorio tipicamente ed esclusivamente montano, nel quale le possibili destinazioni agronomiche realizzabili sono ridotte, ma un luogo di alta collina idoneo a più soluzioni anche notevolmente redditizie (cfr. ad esempio l'impianto di vigneti), la proposta della creazione di una AsFo è più difficilmente percorribilie e credibile: per questo il sostegno del GAL è stato fondamentale. * In assenza di contributo GAL, l'AsFo non sarebbe stata costituita, in quanto lo stato dei terreni e degli elementi antropici ivi contenuti (terrazzamenti, muretti, strade di accesso) era in avanzato stato di degrado e non sarebbe stato possibile sostenere economicamente neppure l'avvio dei lavori preliminari. Inoltre la partecipazione al Bando ha comportato la stesura di un piano di fattibilità, che si potrà poi tradurre in un vero e proprio piano di gestione.
GAL
Temi
  • Comunità energetiche, bioeconomiche e ad economia circolare
  • Servizi ecosistemici, paesaggio, biodiversità e risorse naturali
Metodologia
  • Animazione
Obiettivi
  • Incremento del benessere economico
  • Migliore governance
  • Riduzione della vulnerabilità ambientale

Approfondimenti






Progetto finanziato con il contributo FEASR (Fondo europeo per l'agricoltura e lo sviluppo rurale) nell'ambito delle attività previste dal programma Rete Rurale Nazionale 2014-2020.
Piano biennale 2021-2023 Scheda Progetto CREA 19.1 Rete Leader