Descrizione progetto |
Le finalità del progetto sono il recupero della storia e delle tradizioni locali, con particolare riferimento alla storia industriale ed operaia della Valle Cervo, attraverso attività di ampio spettro (musei, eventi, mostre, spettacoli, laboratori...) al fine di “restituire” alla popolazione residente le storie più significative della Valle Cervo. Queste, attraverso un piano integrato (tra soggetti pubblici e privati) di gestione e comunicazione, possono diventare attrattore unico per un pubblico più ampio di turisti e visitatori in genere. L'obiettivo del progetto, vero valore aggiunto, è la creazione di un circuito culturale di valle che coinvolge i poli museali creando nuove opportunità turistiche. E' un progetto integrato che coinvolge l'Unione Montana Valle Cervo in qualità di capofila e i Comuni di Miagliano e Campiglia Cervo come beneficiari. Oltre a moltissimi soggetti del mondo associativo e culturale della Valle Cervo. A Miagliano il progetto ha previsto la realizzazione di un racconto moderno e corale del villaggio operaio che fu un tempo Miagliano attraverso la realizzazione e la posa di specifici pannelli informativi in varie zone del paese. Campiglia ha invece riportato agli antichi fasti la sede della Società Operaia di Mutuo Soccorso (SOMS) integrandola nell'offerta ecomuseale Biellese. Il progetto, poi ha coinvolto i Comuni di Rosazza, Andorno e Sagliano (con la casa natale di Pietro Micca) attraverso la posa, effettuata dall'Unione Montana Valle Cervo, di una cartellonistica condivisa che garantisce una comunicazione turistica coordinata e "di territorio".
Nel dettaglio, nel Comune di Miagliano è stato realizzato un anfiteatro ricavato dal giardino che si trovava di fronte alle case popolari del paese. Si tratta di un luogo aggregativo che dà spazio alle iniziative culturali non soltanto di Miagliano ma della Valle Cervo in generale, grazie all’integrazione progettuale svolta già durante la partecipazione al bando, che ha fatto sì che i Comuni realizzassero interventi sul proprio territorio comunali ma legati ad una continuità di valle. Al contempo Miagliano ha perfezionato alcuni interventi legati alla storia del villaggio operaio ottocentesco con uno “story telling” del paese raccontato da una cartellonistica che integra, oltre alle informazioni scritte, anche un’esperienza sonora coinvolgente, accessibile tramite smartphone e legata ai suoni dei luoghi e ai temi del paese.
All’interno della stessa progettualità condivisa, il comune di Campiglia Cervo, geograficamente più a nord salendo la valle, ha ristrutturato quella che era la vecchia sede della SOMS, la società operaia di mutuo soccorso, recuperando non soltanto gli spazi ma anche gli oggetti che ne raccontano una centenaria storia. Dove un tempo la società operaia offriva ristoro e intrattenimento, oltre che aiuto, quando necessario, oggi si possono ammirare i locali interamente ristrutturati, le carte d’epoca e a corredo una serie di pannelli che ne ripercorrono le tappe della lunga storia. L’intervento va ad aggiungersi alla rete museale biellese esistente.
L’Unione Montana Valle Cervo, infine, ha prodotto una cartellonistica specifica e caratterizzata da “La Valle dell’Acqua – Storie di lavoro, di pietra e di lana” posandola su tutti i comuni della Valle partner di progetto anche se non beneficiari, ma andando a “legare”, di fatto, gli interventi finanziati. |